Grand Hotel Duchi d’Aosta

La tradizione classica della struttura e l’interpretazione contemporanea degli ambienti interni si fondono alla perfezione in un luogo simbolo di Trieste: il Grand Hotel Duchi d’Aosta, recentemente riportato all’antico splendore, sorge una delle più belle piazze d’Europa.

La tradizione classica della struttura e l’interpretazione contemporanea degli ambienti interni si fondono alla perfezione in un luogo simbolo di Trieste: Piazza Unità d’Italia.

Il restyling è stato curato dallo studio Egidio Panzera Architect e ha coinvolto la facciata, il ristorante stellato Harry’s Piccolo, il café Harry’s Bar, le camere e gli spazi comuni dello storico albergo. Una dimora di charme, parte della catena Relais e Château, in cui il marmo impreziosisce le aree comuni e i bagni delle suites e delle camere prestige.

Tecniche antiche e materiali locali, come il Fior di Pesco Carnico® – marmo proveniente dall’unica cava esistente al mondo a Forni Avoltri (UD) – che vanta peculiari tonalità che variano dal grigio al rosa, dal bianco all’avorio, caratterizzano le cornici degli ascensori e impreziosiscono il corpo scale, trasformandolo in una galleria d’arte verticale.

Varcando le porte in legno dell’originale bussola di ingresso, troviamo colonne perimetrali rivestite con marmo Rosso Verona, intarsiato come le lesene della facciata dell’edificio che si adagiano all’originale parquet in legno di noce tramite delle fughe in ottone.

Complessità, contrasto e riflesso: il progetto delle nuove camere parte dal presupposto di raccontare al loro interno gli elementi connotativi della città di Trieste.

Interpretando il tema della complessità nello spazio di accoglienza e di servizio bagno, anti bagno e cabina armadio sono separati e in contrasto con la zona notte, divisi da una porta segreta celata nella parete. Entrando ci accoglie uno spazio contemporaneo con superfici materiche preziose: soffitto di legno scuro, pavimento alla veneziana, resine cementizie e soprattutto scenografiche pareti in Fior di Pesco Carnico®, Port Laurent e Palissandro che riflettono la luce donando un’atmosfera unica e ricercata.

Un diaframma di vetro decorato per acidatura divide l’area ingresso-cabina dal bagno, mentre la cabina armadio, ricavata in nicchia, riprende sui toni acidi i colori delle vene del marmo.

Informazioni tecniche

  • Luogo: Trieste, Italia

  • Committente: Serpelloni SpA

  • Progetto: Egidio Panzera Architect

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